(Torino prima del 1772-dopo il 1792) Ritratto del re Carlo Emanuele IV. di Sardegna in uniforme da generale, adorno con la collana dell’ordine dell‘Annunziata e con la Gran croce dell’ordine di San Maurizio e Lazzaro, olio su tela, 40 x 31 cm , con cornice

Figlio maggiore del re Vittorio Amedeo III di Sardegna Carlo Emanuele ereditò salendo al trono uno dei più vasti sati italiani comprendente accanto alla Sardegna anche il Piemonte e Nizza. Deciso avversario della repubblica francese egli fu costretto nel 1798 a capitolare di fronte alle truppe francesi e rinunciare al trono. Gli rimase solo la Sardegna. Nel 1799 Carlo Emanuele si ritirò a Roma, dove risiedette a Palazzo Colonna, oggi sede romana di Dorotheum. Dopo la scomparsa della moglie, la principessa francese Marie Clothilde, sorella di Luigi XVI, Carlo Emanuele rinunciò alla corona afavore del fratello Vittorio Emanuele. Entrò in un convento gesuitico e prese gli ordini minori. Giovanni Panealbo, pittore di corte di casa Savoia, realizzò numerosi ritratti della famiglia reale. Dopo il suo apprendistato presso Pompeo Batoni, a cui deve il suo stile neo-classico vagamente idealizzatoe, fu il maggior ritrattista della corte torinese. Un ritratto di Carlo Emanuele, molto simile al nostro, si trova al Castello di Racconigi. Ringraziamo la dott.ssa Clelia Arnaldi di Balme, Museo Civico, Torino, per l’identificazione del dipinto come opera di Panealbo. Ci informa anche che che a Palazzo Madama, Torino, è conservata una copia del nostro dipinto. (corrispondenza con il venditore del 11-05- 2009). Cornice neoclassica originale dorata, verso il 1780.